Petite Messe Solennelle di Gioachino Rossini

Direttore: Nicola Paszkowski

Elisa Verzier, soprano

Romina Tomasoni, contralto

Andrea Tanzillo, tenore

Christian Federici, basso

Davide Cavalli e Davide Muccioli, pianoforti

Michele Manganelli, armonium

Coro

Soprani: Francesca Caponi, Thalida Marina Fogarasi, Monica Marzini

Contralti: Nadia Pirazzini, Nadia Sturlese, Barbara Zingerle

Tenori: Dario Maddii, Davide Ciarrocchi, Davide Siega

Bassi: Diego Barretta, Nicola Lisanti, Massimo Naccarato

 «Buon Dio, eccola terminata questa povera piccola Messa. Sarà della musica sacra (musique sacrée) o della dannata musica (sacrée musique) quella che ho appena creato? Ero nato per l'opera buffa, e Tu lo sai bene! Poca scienza, un po' di cuore, e questo è tutto. Sii dunque benigno e accordami il Paradiso!», così titola Rossini la partitura della Petite Messe.

È stato un compositore fortunato, che ha conosciuto il successo, che non ha vissuto il logorante dovere verso se stesso di dimostrare al mondo il suo valore o quello della sua opera.

Cinque anni prima di morire egli scrive il suo ultimo “peccato mortale”, nel dorato esilio di Passy.

Non è un segreto che, dal diciottesimo secolo in poi, la musica religiosa venisse interpretata, a livello compositivo, secondo due principali filoni, uno legato alla tradizione antica e l’altro più ispirato al ruolo concertante delle parti.

Rossini fonde le due visioni riuscendo, da uomo e musicista libero, a renderle complementari.

Alle orecchie di chi ascolta arriverà, quindi, la suggestione contemplativa e antica in cui la musica religiosa si riconosceva, assieme alla modernità profana del dialogo concertante tipico di una letteratura molto più vicina al palcoscenico e all’opera, piuttosto che all'altare.

Il cigno di Pesaro entra, con la sua dissacrante sacralità, nella Cattedrale di San Leo, dopo 120 anni dalla data di creazione della Petite Messe e ci ricorda quanto sia possibile che sacro e profano non solo possano coesistere, ma anche dialogare, grazie alla maestria compositiva.