Un po’ di storia

Il Palazzo Mediceo di San Leo venne edificato tra il 1517 e il 1523, per ospitare il Governatore di San Leo e del Montefeltro per conto della Repubblica Fiorentina.
Le truppe fiorentine guidate da Antonio Ricasoli conquistarono San Leo nel maggio 1517, in una storica impresa guerresca celebrata dal Vasari in un affresco in Palazzo Vecchio a Firenze. L’edificio si presenta al visitatore come un fondale scenografico da cui si dipana la piazza principale.

Ubicato tra Pieve e Duomo, il Palazzo presenta un impianto tipicamente rinascimentale, organizzato intorno alle stanze di rappresentanza del piano terreno, pur mancando la caratteristica corte centrale tipica delle residenze fiorentine. I restauri, terminati nel 1995, hanno riportato l’edificio alle dimensioni originarie.
Eleganti cornicioni in pietra modanata sono gli elementi che impreziosiscono la facciata; il portale a tutto sesto è contornato da una ghiera in bugnato liscio secondo l’uso toscano; le finestre sono incorniciate da profili mistilinei in arenaria locale. Lo stemma della Città di Firenze, con il Giglio, è scolpito in una pietra che reca la data 1521; in facciata è collocato, inoltre, lo stemma di Papa Giulio II della Rovere (all’esterno è visibile una copia dell’originale, oggi nella sala del teatro). I della Rovere, tra la fine del Cinquecento e gli inizi del Seicento, ampliarono il Palazzo aggiungendo la sala del teatro, la quale presenta una copertura a volta impostata su peducci con l’emblema parlante della famiglia ligure (il caratteristico rovere dai rami intrecciati); in origine essa era arredata da una gradinata lignea, da sipari mobili e macchine sceniche.

In seguito alla devoluzione del territorio del Montefeltro allo Stato Pontificio (1631), anche questo palazzo divenne di proprietà della Chiesa.
Nel 1948 fu ulteriormente ampliato con l’innalzamento di un piano ricreando, quindi, l’armonia visiva che era stata probabilmente alterata dal rimaneggiamento seicentesco.

Il Palazzo Mediceo attualmente ospita il Museo d’Arte Sacra nel piano superiore, gli uffici culturali, l’Archivio Storico e la Biblioteca. Vi sono, inoltre, alcune sale adibite a mostre d’arte temporanee e l’Ufficio Turistico IAT.